![Caso La Russa jr, l’amico dj Tommy Gilardoni si affida a due avvocati di grido per difendersi dall’accusa di violenza sessuale Caso La Russa jr, l’amico dj Tommy Gilardoni si affida a due avvocati di grido per difendersi dall’accusa di violenza sessuale](https://i3.wp.com/www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-milano/2023/07/26/195800969-ec37c40c-6a2e-4ff9-81ee-49942cd889e5.jpg?w=1200&resize=1200,0&ssl=1)
L’amico dj che si affida a due avvocati di peso e le analisi sui cellulari che iniziano a breve. Cominceranno lunedì le operazioni per acquisire il contenuto del cellulare di Leonardo La Russa, il figlio ventunenne del presidente del Senato indagato per violenza sessuale a Milano dopo la denuncia di una ragazza di 22 anni incontrata in discoteca, nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi. Fra pochi giorni, dunque, il telefonino verrà “aperto”, tutto il suo contenuto copiato dagli investigatori, che in una fase successiva, in maniera “chirurgica” e con l’aiuto di parole chiave, estrapoleranno gli elementi che possono essere di maggior interesse, dalle chat alle eventuali foto e video.
Dovranno essere escluse, a proposito delle conversazioni, tutte quelle tra Leo Apache e soggetti coperti da immunità parlamentare, come appunto il padre. Per la stessa ragione i pm non hanno sequestrato anche la scheda sim, intestata allo studio legale della seconda carica dello Stato.
Intanto Tommaso Gilardoni, il giovane dj indagato assieme a La Russa jr, ha nominato due avvocati e professori di peso. Si tratta di Alessio Lanzi, già componente del Csm durante la precedente legislatura (in quota Forza Italia), e difensore, tra gli altri, di Fedele Confalonieri nei procedimenti Mediaset e Mediatrade; e di Luigi Stortoni, professore emerito dell’Università di Bologna, che in passato ha assistito Roberto Formigoni. “Non dico assolutamente niente, vediamo cosa succede”, le uniche parole di Lanzi.
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Vanno avanti intanto gli interrogatori per ascoltare i partecipanti della serata “Eclipse” che si è tenuta lo scorso 18 maggio all’Apophis, club esclusivo nel centro di Milano, per cercare di ricostruire i momenti di quella notte alla quale hanno partecipato anche Leonardo Apache e la giovane che poi è finita in dimora sua e che si è svegliata il giorno dopo senza ricordare nulla delle ore precedenti. L’indagine è seguita dalla pm Rosaria Stagnaro e dall’aggiunto Letizia Mannella, che coordinano il lavoro della squadra Mobile guidata da Marco Calì.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-07-26 17:58:03 ,milano.repubblica.it